Ideazione del sito

La presentazione di un sito web o sito internet della Corte non avrebbe contenuto d’originalità rispetto ad altre soluzioni già viste anche presso altri omologhi uffici se non contenesse funzioni innovative, soprattutto in grado di realizzare obiettivi almeno in parte destinati ad alleviare i quotidiani disagi della collettività giudiziaria, sempre più gravata di incombenze e oneri pur a fronte della progressiva contrazione di risorse e forze lavoro derivante dalle notorie contingenze di bilancio.

L’ottica d’analisi di costruzione di un portale telematico deve pertanto prendere corpo dalla congiunta necessità di offrire al pubblico un prodotto agile e duttile per orientarsi nella giungla del distretto giudiziario (in mancanza di efficienti uffici relazione col pubblico) e (soprattutto) di realizzare uno spazio comune nel quale o attraverso il quale attività, ricerche e interrelazioni possano essere espletate con modalità sinergiche ed efficaci da parte degli stessi uffici giudiziari.

L’architettura telematica del prodotto deve tener conto della sentita esigenza di offrire strumenti informativi all’utenza specialista e non onde consentire un orientamento adeguato, nonché dell’esame delle criticità del sistema in termini di efficienza e funzionalità, senza peraltro tralasciare l’aspetto più problematico dell’investimento a proporsi, costituito dalla realizzabilità dell’obiettivo con le risorse disponibili.

A tal riguardo è probabilmente ultroneo rammentare come l’analisi del contesto da cui trae origine l’iniziativa stimola la ricerca di soluzioni innovative partendo dal malessere percepito e diffuso circa la funzionalità del “sistema giustizia” sino alla (per certi versi) sorprendente constatazione dell’assenza di mezzi di monitoraggio e di gestione dei servizi da parte del Ministero della Giustizia.

Specialmente sul versante interno dell’amministrazione dei servizi è emblematica la mancanza della standardizzazione della descrizione dei flussi di lavoro interni, della rappresentazione del sistema di condivisione delle informazioni e della formalizzazione della scala gerarchica e dei compiti individuali.

In altri termini, ogni ufficio adottata metodiche autonome ed autogestite di amministrazione, sebbene il C.S.M. imponga la redazione di “tabelle” destinate ad operare sul versante strettamente giudiziario, col risultato che anche il raffronto di dati analoghi di uffici contigui è spesso ostica; e ciò con negative ricadute tanto per i terzi fruitori tanto per chi deve di quei dati farne raffronto o utilizzo.

Accade, così, che ciascun ufficio adotti metodologie affidate per lo più al buon senso di chi deve amministrare piuttosto che a criteri predeterminati; un primo screening ha evidenziato come gran parte dei dati comuni agli uffici giudiziari (es. anagrafe generale dei magistrati e del personale – albi c.t.u. – elenchi ubicazioni uffici e plessi con relativi recapiti, etc.) siano tenuti nel distretto con i sistemi più vari: dai raccoglitori a schede cartacee ai fogli excel, dai documenti word ai data base ingegnerizzati secondo le esigenze più o meno avvertite del caso. Spesso per ottenere informazioni complete su uno stesso elemento occorre interrogare anche due o più articolazioni di uno stesso ufficio (es. anzianità di servizio di un magistrato, numero telefonico per reperirlo, giorni in cui tiene udienza, collegio cui è chiamato a partecipare). Talvolta è impervia anche la strada per sapere quante mansioni svolge uno stesso dipendente.

Il tutto in un crescendo di impegni certamente dispersivo ed improduttivo, tenuta presente la regola di buona amministrazione in base alla quale una sola interrogazione dovrebbe radiografare integralmente persone e cose appartenenti ad una stessa entità funzionale fornendo risposte esaurienti.

Avvertita l’esigenza, tuttavia, proprio l’eterogeneità di tenuta di dati e sistemi di raccolta sul territorio, rende ostica la realizzazione di un applicativo informatico e telematico uniforme e, d’altra parte, la mancata estensione del potente applicativo informatico in uso presso il C.S.M. non consente di arricchire in sede locale quelle informazioni che già potrebbero costituire un’ottima base dati per il completamento di un sistema assai sofisticato.

Accantonata questa idea e ritenuta poco produttiva quella della costruzione di un sito web tradizionale, troppo legata allo spontaneo invio al gestore del sito delle informazioni destinate al popolamento, l’idea attorno a cui ruota l’intero impianto da me concepito è costituita dalla realizzazione di un data base distrettuale in cui ciascun ufficio o articolazione di esso ha la possibilità di immettere i dati di cui è titolare, senza intermediazione del Maintainer (o fornitore di servizi).

Attraverso la realizzazione del data base distrettuale è ad un tempo possibile:

  1. incanalare informazioni in parametri omogenei;
  2. pubblicarle on line con modalità uniformi;
  3. interrogare il data base in modalità sincrona;
  4. aggregare i dati alla bisogna con filtri di vario tipo.

Con queste premesse sarà possibile realizzare un efficace gestionale la cui prima utilità riverbererà benefici effetti sui diretti uffici interessati, consentendo loro di estrapolare quei dati oggi tristemente dispersi in tanti registri, agende, fogli e programmi realizzati artigianalmente.

La realizzazione di pannelli di controllo (c.d. cruscotti) autogestibili consentirà agli uffici o a reparti di essi di pubblicare direttamente on line dati, notizie, informazioni e quant’altro ritenuto d’interesse, con possibilità di prevedere differenziati livelli di consultazione da parte dell’utenza interna ed esterna.

Così, ad esempio, la fornitura dei cruscotti ai magistrati referenti distrettuali per la formazione e ai magistrati referenti distrettuali per l’informatica, potrà consentire loro, se lo vorranno, di pubblicare il materiale ritenuto d’interesse comune e di gestire, mediante apposite funzionalità, l’organizzazione di corsi con modalità telematiche.

Gli spazi informatici messi a diretta disposizione di molti uffici distrettuali (consiglio giudiziario, a.n.m., formazione, biblioteca – quest’ultima corredata da sw sviluppato appositamente - etc.) consentiranno la pubblicazione costante di materiale di interesse comune al territorio amministrato, abbattendo distanze e tempi di attraversamento.

Analogamente, l’interrogazione simultanea dei dati di distinti uffici giudiziari consentirà ai magistrati di ricercare nell’intero distretto i consulenti tecnici più idonei per aree territoriali o per specializzazioni, rilevando immediatamente se sussistono motivi ostativi alla nomina, per sospensione, cessazione o superamento del monte incarichi fissato, aggiungendo certamente enorme trasparenza sul regime di assegnazione degli incarichi; e ciò, naturalmente, a condizione dell’aggiornamento dei dati degli albi da parte di ciascun ufficio di pertinenza, cui sarà richiesto di aderire all’iniziativa.

Ma la funzionalità prevalente del sito mira all’obiettivo, di rilevante interesse e fortemente voluto dal Presidente della Corte dr. A. Buonajuto, di assemblare in un contesto dinamico i dati rilevanti dell’intero distretto, consentendo a tutti di radiografare in tempo reale la mappa delle risorse dell’area territoriale, estrapolando quelle notizie una volta pubblicate nel calendario giudiziario e che oggi, per esigenze di bilancio, sono di complesso reperimento in mancanza del supporto cartaceo.

In altri termini la realizzazione del sito web consentirà, a regime, di raccogliere in un unico contenitore informatico, del tutto assimilabile al calendario giudiziario, i dati salienti degli uffici del distretto, consentendo anche il riordino “dinamico” secondo le esigenze del momento, con elementi non soggetti ad obsolescenza perché aggiornati dagli stessi uffici titolari, senza più necessità di raccolta e successiva collazione da parte della Corte d’appello, con corrispondente sollievo dal pesante onere connesso e opportunità, specie per gli uffici di vertice, di effettuare selezioni e analisi in modo consapevole, anche ai fini delle assegnazioni, applicazioni e delle supplenze.

In sintesi l’applicativo, replicando idealmente e molto più arricchendo le funzionalità della struttura degli uffici del sito del C.S.M., darà modo di rilevare la pianta organica nominale e reale dell’intero distretto, con possibilità di estrapolare i dati, personali o inerenti le attività espletate, con filtri efficaci per tutte le funzioni e qualifiche possibili tanto del personale amministrativo quanto dei magistrati. In prospettiva non è illusorio ipotizzare una connessione relazionale col sito del C.S.M. onde ottenere confluenza bidirezionale dei dati d’interesse, con corrispondenti immaginabili reciproci benefici.

D’altra parte, già nel breve termine è possibile diagnosticare i vantaggi della “migrazione” delle schede informatiche dei magistrati o del personale trasferito infradistrettualmente, da aggiornare solamente presso l’ufficio ad quem dei soli dati inerenti il nuovo incarico ricoperto.

L’esito del progetto è, ovviamente, condizionato dall’aggiornamento da parte degli uffici dell’area territoriale amministrata, a fronte del cui onere, espletabile mediante utilizzo di appositi intuitivi cruscotti operativi, troveranno nell’applicativo un “gestionale” efficace, in grado di sostituire tutte quelle attività oggi altrimenti sparse in tanti sistemi eterogenei di catalogazione e tenuta, con la prospettiva, a regime, di trarre un concreto sollievo nelle attività d’istituto.

Considerata la perdurante indisponibilità negli uffici giudiziari di sistemi unificati di gestione delle risorse, la soluzione oggi proposta aspira a realizzare una piattaforma comune distrettuale, eventualmente replicabile in altri omologhi uffici, contenente in un unico contenitore i dati afferenti la logistica e il personale magistratuale e non assegnato, senza per questo precludere la realizzazione o il mantenimento in essere di siti informatici locali, a tal uopo apparendo opportuno precisare che la raccolta dei dati qui censita concerne esclusivamente quei dati minimali destinati a confluire nel c.d. calendario giudiziario.

Col popolamento dell’applicativo realizzato sarà disponibile un portale, unico nel suo genere, in grado di migliorare sensibilmente l’efficienza e - non di poco conto - di recuperare parzialmente quelle energie oggi impiegate per la tenuta di miriadi di dati concernenti persone e uffici. Nella direzione appena indicata la richiesta di popolazione delle schede del data base di pertinenza di ciascun ufficio dovrà essere letta nell’ottica della perdurante utilità per lo stesso ufficio anziché in quella, allora sì dispersiva, che occorreva per il conferimento dei dati necessari per la realizzazione del calendario giudiziario cartaceo.

Nella mia concezione interattiva del lavoro amministrativo e giudiziario solo subordinatamente alla realizzazione di applicativi informatici interattivi ed efficaci può realizzarsi un obiettivo di giustizia sostenibile e compatibile con i principi di efficienza ed effettività della funzione.

L’ambizione dell’applicativo è grande ma sarà nella persuasione dei capi ufficio e dei dirigenti amministrativi la vera sfida per la riuscita del progetto.

Napoli, novembre 2011

Eugenio Forgillo
consigliere e magistrato di riferimento per l’informatica della Corte



Previa entusiastica, convinta promozione e adesione del sig. Presidente della Corte dr. Antonio Buonajuto, hanno condiviso il progetto e contribuito alla realizzazione del portale: i consiglieri della Corte, Silvana Fusillo - Lorenzo Orilia - Antonio Mungo - Giuseppe De Tullio - Rosa Pezzullo - Maria Teresa Mondo - Gabriele Di Maio, il cancelliere, Fiorella Franchini e la società realizzatrice del sito, Aste Giudiziarie Inlinea S.p.A., senza il cui straordinario apporto ingegneristico, materiale e architetturale nulla di quanto ideato avrebbe potuto essere concretizzato.